
In un giorno importante come questo, sono molte riflessioni che si potrebbero fare. Fra tutte desidero condividerne una e riguarda la parola di oggi. Gesù entra a Gerusalemme, accolto da una folla festante ed esultante che lo osanna avendo numerose aspettative su questo fantomatico messia che opera miracoli. Gesù però entra quasi silenziosamente sul dorso di un asinello senza suoni di trombe, senza esercito. Entra a Gerusalemme umilmente.
La stessa folla che lo osanna , sarà la stessa che chiederà la condanna di Gesù e la liberazione di Barabba. La folla sarà la stessa che si batterà il petto dopo la crocifissione.
Quella folla siamo noi, nessuno escluso. Contraddittori, incoerenti e lenti, molto lenti nel cogliere il modo in cui Dio opera nelle nostre vite. Gesù entra silenziosamente nella storia di ciascuno ma se riusciamo a coglierne la presenza nella nostra vita, lo facciamo , come si suol dire, a scoppio ritardato. Ci lamentiamo tanto di ciò che non va, non funziona, pretendiamo di essere ascoltati e capiti, senza neanche porgere l’orecchio, senza fermarci, convinti di avere la verità in tasca, crocifiggendo chiunque sia contro di noi o non rispetta le nostre aspettative. Lo facciamo con gli altri, figuriamoci con Dio che difficilmente ringraziamo ma dal quale pretendiamo esattamente ciò che decidiamo di avere.
Egoisti ed egocentrici come la folla.
Eppure Lui è lì , entra in silenzio, si lascia uccidere, essendo obbediente fino alla morte in croce. Entra nel nostro abisso e non scappa. Prova a curarci le ferite come una mamma farebbe con il proprio bambino, con docilità e pazienza.
In questo tempo così difficile e confuso, la mia speranza è che riusciamo a chiarirci le idee, a dare il giusto valore alle situazioni che viviamo, dando veramente rilievo a ciò che può farci crescere e migliorare. Abbiamo bisogno di resurrezione, tutti quanti, tutti nessuno escluso ma per risorgere dobbiamo morire come il seme che, sepolto nella terra, si spacca e porta frutto.
In qualche modo dobbiamo morire a noi stessi, lasciandoci trasfigurare, illuminare e travolgere dall’amore di Dio che desidera solo il nostro bene.