Germania

 I preparativi

Dopo l’esperienza dell’estate scorsa in Irlanda, io e mio marito abbiamo cominciato a  cercare una meta che potesse contemplare laghi, alberi, relax e tranquillità senza però finire in Islanda. Per un attimo, spinti da una insana follia, avevamo pensato di ritornare in America ma abbiamo fatto subito marcia indietro quando abbiamo osservato la nostra bambina ed immaginato, con terrore, dieci ore di volo intercontinentale con jet-lag.

D’un tratto, un pomeriggio, in preda ad una ricerca spasmodica, davanti ai nostri occhi, abbiamo trovato il luogo perfetto per le nostre vacanze: la Germania ed in particolare la Foresta Nera.

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Due ore di volo, tariffe aeroportuali convenienti e , come nostro solito, tanto studio per stabilire le tappe.

Così è venuto fuori Memmingen, Baden Baden, Friburgo e lago di Costanza. Va da sè che il viaggio non consiste nel mero raggiungimento del posto ma nell’esplorazione dei luoghi sconosciuti lungo il tragitto.

Cristina come reagirà all’ennesima follia dei suoi genitori? E noi riusciremo, incolumi, a fare tutto ciò che desideriamo?

Chi vivrà, vedrà!

L’inizio di una fantastica avventura

Lasciamo Palermo con 40 gradi avendo nel cuore la speranza di trovare un pò di fresco in  Germania. Ci imbarchiamo con un volo Ryanair verso Memmingen. Il viaggio in aereo è andato bene  a parte il pianto inconsolabile di mia figlia. Comprendo subito che la pedagogia italiana e quella tedesca sono profondamente diverse. I bimbi tedeschi sono abbastanza tranquilli e non fanno capricci, almeno in pubblico. I nostri, invece, vengono rimproverati più spesso anche in modo vivace ed ardito.

Arrivati a Memmingen, ci imbattiamo nel recupero della macchina che avevamo prenotato circa un mese prima. Prendiamo una batosta. Scopro, mio malgrado, che in Germania guidano quasi tutti con il cambio automatico. Io so solo guidare con il cambio manuale, all’antica. Aspettiamo ben tre ore all’aeroporto prima di risolvere il problema. Alla fine riusciamo a noleggiare, non senza difficoltà, una Opel  a cambio manuale! Possiamo metterci in marcia!

Prima Tappa (Obermachtal,  Biberach, Ehingen, Ulma)

Come prima tappa, decidiamo di andare a vedere alcuni comuni del Danubio. Scopriamo subito che ci sono dei limiti di velocità proibitivi: centri abitati 30 km orari e poi autovelox collocati dappertutto.

Cominciamo a respirare un’aria diversa. C’è una temperatura bellissima. C’è il sole ma non c’è particolarmente caldo. Ammiro la natura rigogliosa e mi ritempro in anima e corpo.

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Andiamo ad Obermachtal , comune di circa 1000 persone, bagnato dal Danubio. A dominare la scena è la cattedrale barocca, la cui storia affonda le origini già nel Medioevo.  Questa cattedrale dalle caratteristiche cupole possiede al suo interno un organo di circa 3000 canne.

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La cattedrale di Obermachtal

Ci spostiamo a Biberach. Ho notato, con stupore, che la propria appartenenza religiosa si manifesta anche nella costruzione delle case. I protestanti collocano la Madonna al lato della propria casa, i cattolici praticamente sopra la porta principale.

Vicino alla piazza del mercato, visitiamo il simultaneum, una chiesa che è protestante e cattolica allo stesso tempo. Entriamo e notiamo subito la chiesa divisa a metà: a destra libri per i Cattolici, a sinistra per i protestanti.

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Ci imbattiamo nel mercato di Biberach, un luogo incredibile dove poter gustare delle vere prelibatezze come i Maultaschen, una pasta fresca ripiena che può essere cucinata in brodo con uova oppure in padella con il burro.

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Dopo una notte di  riposo, ci rechiamo ad Ehingen.

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La piazza del municipio ad Ehingen

Mi fa un certo effetto vedere la casa dove ha abitato mio nonno. Faceva avanti ed indietro dalla Germania per lavoro.  Passeggiamo in un parco. Qui la natura è la padrona: papere,cigni e tanti tanti uccellini,cicogne  e scoiattoli.

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Noto che in ogni angolo ci sono parchi gioco per i bambini e con ammirazione osservo che sono ben tenuti. Purtroppo, a Palermo, non solo non ci sono grandi spazi per i bambini ma cosa più grave è che sono mal tenuti. Mi faccio tante domande. Sinceramente il caldo, l’immondizia e l’incuria non mi mancano per niente.

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L’ordine e la pulizia mi aiutano a rilassarmi. Ci spostiamo ad Ulma.

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Il passero, simbolo di Ulm

Ulma è situata presso la confluenza dei fiumi Iller e Blau nel Danubio.  La città è famosa per aver dato i natali ad Albert Einstein. Osserviamo che dappertutto ci sono dei passeri  e scopriamo che gli stessi abitanti della città hanno il soprannome di passerotti. Nel corso della nostra passeggiata, scopriamo una casa sulla riva del fiume che  sembra stia per cadere. A quanto pare i turisti asiatici e gli americani amano soggiornare e trascorrere la notte in questa casa divenuta hotel.

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La casa pendente

Seconda tappa( Baden Baden, Monte Merkur, Gutach)

Dopo quattro giorni, ci spostiamo in direzione di Baden Baden. Cristina si lamenta per gli spostamenti in auto. Speriamo riesca ad abituarsi.

Dopo un paio di ore, arriviamo a Baden Baden.Non so perchè ma, per alcuni aspetti, mi ricorda un pò Vienna per l’eleganza e la ricchezza.

La città è posta ai margini della Foresta Nera ed è famosa per essere un centro termale, mineraloterapeutico. Purtroppo non abbiamo potuto accedere alle terme perchè Cristina è troppo piccola. Non ci scoraggiamo. Visitiamo la città e andiamo sul monte Merkur attraverso la funicolare. La linea era stata inaugurata nel 1913 ma venne chiusa nel 1963. La vista sul monte Merkur è davvero mozzafiato. Si osserva la città di Baden Baden e si intravedono anche i laghi della zona. Ci sono poi dei percorsi che possono essere percorsi a piedi, un solarium e naturalmente uno spazio per bambini. Semplicemente meraviglioso e suggestivo.

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La funicolare per il monte Merkur

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†La vista mozzafiato

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Andiamo via da Baden Baden e decidiamo di andare nella cittadina di Gutach. Abbiamo saputo della presenza di un museo all’aperto con la ricostruzione storica delle case dal 1500 al 1800 presenti nella Foresta Nera. Siamo nel cuore della foresta in un paesaggio incredibile. Varchiamo la soglia del parco a tema e subito veniamo catapultati in un’atmosfera rurale che profuma di antico. Ci sono cavalli, mucche, vitellini che ciucciano il latte, capre e papere.

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Le oche

Pur avendo soltanto due anni, Cristina osserva curiosa le case arredate come si usava nel tempo di appartenenza con oggetti del periodo. A rendere ancora più incredibile la visita è la presenza di donne in costumi tradizionali che lavorano con il telaio di una volta.

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Alcuni animali presenti nelle fattorie

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Due delle case ricostruite

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Il mestiere, interno

Terza tappa (Friburgo, Cascate del Triberg, Titisee)

Lasciamo Gutach e ci dirigiamo in direzione di Friburgo. Percorriamo delle strade immersi completamente nel verde. L’aria è frizzantina ma si sta bene. Veniamo accolti da un grande traffico e per un paio di minuti il relax del Gutach sembra solo un ricordo. Notiamo subito che moltissime persone si muovono in bici e ne comprendiamo subito il motivo.

Decidiamo di lasciare la macchina al posteggio e di procedere a piedi. Friburgo mi dà la sensazione di una città molto europea e moderna.

Il suo monumento più rappresentativo è indubbiamente il Münster  e  la sua torre alta 116 m.   All’interno della piazza del mercato ssi trova l’Historisches Kaufhaus costruito nel 1532, sede di attività commerciali e della dogana.

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Il giorno successivo, decidiamo di spostarci da Friburgo a Triberg per potere visitare le celebri cascate. Il tempo non è bellissimo. Pioviggina ed è nuvoloso.

Lasciamo per una giornata la caotica Friburgo e percorriamo in macchina ancora la foresta nera. Gli alberi profumano in modo intenso. C’è un’atmosfera, oserei dire, quasi natalizia. Restiamo senza parole di fronte  all’imponenza delle cascate, le più alte della Germania. All’interno del parco vi sono tre livelli da cui poter scorgere questo scenario incredibile. A rendere ancor più magica l’atmosfera ci sono anche gli scoiattoli.

Triberg è anche il paesino degli orologi a cucù. Vi è infatti l’orologio a cucù più grande del mondo.

In questo bellissimo paesino è anche possibile gustare la tipica torta della foresta nera. Il suo inventore fu il pasticciere Josef Keller nel 1915. Il dolce è  composto di una pasta al cioccolato lievitata, tagliata a strati e farcita di amarene  sciroppate, panna e kirsch.

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Il giorno successivo decidiamo di visitare il Titisee. Anche oggi piove e c’è fresco ma noi siamo decisi a proseguire il nostro viaggio.

L’atmosfera è surreale. C’è poca gente e subito ci imbattiamo in un negozio a tema natalizio, fantastico!

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la nebbia ricopre dolcemente le sommità degli alberi ed in basso vi è il lago con un battello che lo sta attraversando.

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Passeggiamo lungo il lago, respirando a pieni polmoni.

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Quarta tappa (Meersburg, Memmingen)

Siamo quasi giunti alla fine del nostro viaggio. Decidiamo di concederci una pausa alle terme di Meersurg, una cittadina sul lago di Costanza.

Dopo due ore di assoluto relax, facciamo un giro nella cittadina. Sembra di essere nel cartone di Belle and the Beast.

Scopriamo che il nome del paese  significa borgo sul mare, chiamato così per la prima volta nel 988 in un diploma di Ottone III. Meersburg è molto conosciuta per il suo castello antico o Burg Meersburg ed il castello nuovo o Neues Schloss. Molte delle costruzioni antiche  sono rimaste intatte dalla seconda guerra mondiale a  seguito del fatto che Meersburg era stata scambiata per una città svizzera e dunque non fu bombardata.

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Il castello antico

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Il castello nuovo

Dopo una visita alla città, ci dirigiamo in direzione di Memminghen. Abbiamo il volo di ritorno che ci aspetta.

Della Germania ho amato la tranquillità, i ritmi più rilassati, lanatura, odorosa e profumata.